Oggi mi sono svegliata un po’ romantica, con la testa tra le nuvole, quindi vi voglio raccontare la storia di una principessa venuta da molto lontano, giunta nella città di Montefiascone per sposare il suo bel principe erede al trono di Gran Bretagna e di Scozia.


Questa storia veramente è molto moderna, parla di un amore desiderato e sognato da una giovane principessa polacca e di una coppia poi “scoppiata” per via di un’incompatibilità di carattere, anche nel Settecento queste cose accadevano, eccome se accadevano!

La giovane e graziosa Maria Clementina Sobieska, nipote di Giovanni III Sobieski, re di Polonia, famoso per aver scacciato i malvagi turchi sotto le mura di Vienna il 12 settembre 1683, giunse a Roma piena di sogni e di speranze. Capirete bene, era la figlia di un re e di uno pure “tosto”, uno che a cavallo guidava gli “ussari alati”, un re tutto d’un pezzo, uno con poche trine e merletti, un gran “Defensor Fide”.

La bella Clementina, dopo essere fuggita in maniera rocambolesca da Innsbruck, giunse finalmente a Roma. Guardava fuori dal finestrino della carrozza con il cuore pieno d’ amore per il suo erede al trono di Gran Bretagna. Giunta presso Porta del Popolo si aspettava squilli di tromba, rullo di tamburi, vescovi in sottana che le elargivano grandi sorrisi, ma per la sventurata niente di tutto ciò, sia a destra che a sinistra solo silenzio e quiete. Giunta poi davanti all’austero convento delle Orsoline scese e ad aspettarla c’era solo la Madre Abadessa, anche un po’ scocciata.

Il matrimonio con Giacomo Francesco Edoardo Stuart, già celebrato per procura a Bologna, venne sacralizzato in piena notte, sì avete letto bene, proprio in piena notte, era il 1 settembre 1719.

La povera principessa piena di sogni nella testa, e con un grande amore nel cuore si dovette accontentare solo di una medaglia commemorativa che riportava sul dritto la scritta “Clementina regina di Gran Bretagna, di Francia, Irlanda e Scozia ” e sul verso lei seduta su un carro condotto da un Genio alato, simbolo della religione, su cui troneggiava la scritta “Sono fuggita dai miei guardiani, ho fiducia nella mia stella e nel mio diritto”.
Ahimè tu principessa innamorata né un grande amore ottenesti né un regno!
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Foto presa dal sito Visit Montefiascone

Anonimo

Scritto da:

Nadia Proietti

Salve, il mio professore di storia ripeteva sempre che lo storico studia i documenti, senza interpretare
e senza romanzare, ecco come mi comporto io: prendo i fatti storici, spesso dai documenti, aggiungo
dei personaggi, una storia verosimile e voilà ecco come nasce ogni mio racconto.
Chi sono? Mi chiamo Nadia sono laureata con lode in Filologia Moderna, ho all'attivo un Master in materie letterarie, un Corso di Alta Formazione in Storytelling, docente di lettere precario. Oltre ai titoli sono madre di due figli, appassionata di storia moderna in particolare in storia dell'Europa
dell'Est, pessima casalinga, ma buona padrona di casa.