Mi capita sempre più spesso di indicare ai turisti in visita a Viterbo la strada per raggiungere il quartiere medievale di San Pellegrino e sempre, ma veramente sempre, quando dopo aver dato le indicazioni generali indico sulla cartina posta sul mio tavolo Piazza della Morte ripetono quasi intimoriti il nome e qualcuno non vi nego che ha fatto anche gli scongiuri del caso.

Quando poi spiego che essa è una bella piazza al cui centro vi è ubicata anche una tra le più belle fontane a fuso della città, qualcuno mi obietta che il nome però mette paura e molti associano tale nome alle condanne capitali, che sì avvenivano anche a Viterbo, ma non in quella Piazza.

In onor del vero la fontana costruita indicativamente verso la metà del 1200 in origine era chiamata Fontana di San Tommaso in onore al Santo a cui era dedicata la vicina chiesa, cambiò il suo nome nel 1576 in onore della Confraternita della “Buona Morte” che provvedeva per statuto a dare degna sepoltura a tutti coloro che lasciavano questa terra non avendo altro che il loro corpo da seppellire e la loro anima da presentare all’Altissimo.

L’acqua sgorga dai cannelli siti nelle teste leonine e ricade nella sottostante vasca a forma circolare decorata con delle figure geometriche che rendono la struttura importante nella sua semplicità. Alla sommità del fusto vi è una cuspide ottagonale con foglie d’acanto, sopra vi è un elemento decorativo a forma di corona che termina con delle palme e una pigna centrale.

Se passate da Viterbo e vi capita di passare per la piazza volgete lo sguardo verso la fontana e pensate a tutti coloro che hanno ricevuto degna sepoltura grazie ai confratelli.

Anonimo

Scritto da:

Nadia Proietti

Salve, il mio professore di storia ripeteva sempre che lo storico studia i documenti, senza interpretare
e senza romanzare, ecco come mi comporto io: prendo i fatti storici, spesso dai documenti, aggiungo
dei personaggi, una storia verosimile e voilà ecco come nasce ogni mio racconto.
Chi sono? Mi chiamo Nadia sono laureata con lode in Filologia Moderna, ho all'attivo un Master in materie letterarie, un Corso di Alta Formazione in Storytelling, docente di lettere precario. Oltre ai titoli sono madre di due figli, appassionata di storia moderna in particolare in storia dell'Europa
dell'Est, pessima casalinga, ma buona padrona di casa.