Un modo diverso per raccontarCi;
Novembre è il mese dell’olio novello, alimento che sa di tradizione, famiglia, radici, natura…
vorrei provare oggi a parlarne in modo diverso: aiutandomi con una poesiola spero di far rimembrare quelle sensazioni d’euforica attesa per il prodotto finale, calore casalingo, tenera stanchezza e cene luculliane per festeggiare la fine delle fatiche negli uliveti e celebrare Sua Maestà l’olio extravergine d’oliva.
····
“Ho ‘sti ricordi di quando erro bimbetta
il nonno tornava a casa che faceva sera
e insieme apprestavamo la bruschetta;
la casa si tramutava in una balera.

Eseguivamo un rituale ed io ero l’addetta
alla salvaguardia della santa oliera
colma d’oro verde, la fluidità smeraldina aspretta
attendeva di essere gustata, tutta fiera.

I miei ricordi sono ombre di bambina,
li rievoco ogni anno, in questo frantoio che sa di chiesa
mentre l’usanza antica un po’ declina;
ma la cerimonia del primo panonto, tra più di una contesa
io continuo a replicarlo nel tepore della cucina
non c’è più il nonno ma non mi sono mica arresa.”
····
Con questa occasione vorrei che la sezione commenti diventasse il nostro modo di celebrare il periodo: condividete con noi foto delle vostre bruschette, del vostro oro verde e dei vostri uliveti. Siate voi lettori a raccontarvi a noi admin, conosciamoci meglio! 🙂

· La foto è presa da Pinterest, trattasi di una stampa dell’artista Vickie Wade

Anonimo

Scritto da:

Viola Vagnoni

Nella vita vorrei fare tre cose: dormire, mangiare e vedere/leggere fiction.
Se però mi trovate qui vuol dire che ne ho aggiunta una quarta ovverosia scrivicchiare.
Mi pare lapalissiano che non volevo farlo ma la vita è per la maggior parte composta da cose che non si vogliono fare.
Ci sono poi state anche altre aggiunte fastidiose alla sacra triade: una laurea in filologia moderna, un lavoro a tempo pieno, una casa da gestire (male), la fantasticheria buffa di voler fare la professorona.
Ma chi me lo fa fare di alzarmi la mattina, guardate.