L’8 dicembre è da sempre uno dei giorni più “tradizionali” dell’anno, e forse anche un po’ sottovalutato. Tutti lo festeggiamo, tutti in qualche modo lo sentiamo, ma credo siano davvero in pochi a percepirne l’essenza. Si fa l’albero, chi crede va in chiesa, ci si riposa e se fuori nevica tanto meglio, ma quanti di noi accendono veramente le lucine nel proprio io? Quanti in questo delirio collettivo in cui siamo precipitati mettono da parte le proprie esigenze, le proprie paure e regalano il Natale ad un amico in difficoltà, ad un parente che soffre, ad un amore in crisi?
Siamo davvero capaci di impedire agli eventi di inghiottire la parte più bella e autentica di noi e di uscirne migliori? “Andrà tutto bene” … e se non fosse così? Cosa siamo davvero disposti a fare per l’altro se gli andasse tutto a rotoli?
In questo 8 dicembre così particolare, incastrato in regole e timori, tendiamo una mano, al massimo dopo la disinfettiamo, e accendiamo quelle lucine che abbiamo nel petto, che a fare l’albero siamo bravi tutti. 

P.S.: Stasera non perdetevi l’accensione dell’albero in Piazza del Plebiscito nella nostra bella città 🙂

La foto è tratta dal sito www.tusciaweb.eu

Anonimo

Scritto da:

Carolina Trenta

Un po' romantica un po' nerd, appassionata lettrice e cultrice di storie, raramente a mio agio nella folla; amo il mare fuori stagione, il legno del violino, l'aroma del cappuccino, le matite che scorrono sulla carta, i cuscinetti sotto le zampe dei gatti. Quando tanti pensieri si accavallano nella mia mente li metto nero su bianco e ogni tanto ne esce fuori qualcosa di buono, ma senza troppe pretese.
Mi sono laureata in Filologia Moderna presso l'Università degli Studi della Tuscia e per il mio futuro spero di lavorare in una di quelle biblioteche giganti che si vedono nei film :)