Lubriano è un piccolo comune della provincia di Viterbo popolato da meno di 1000 abitanti e situato sulle colline al confine con l’ Umbria. Il paesino è collocato su un alto promontorio tufaceo a picco sulla valle dei Calanchi da cui è possibile ammirare uno scorcio panoramico mozzafiato: sotto gli occhi del turista, oltre la valle, si estende infatti il rigoglioso territorio della Tuscia, impreziosito dalle splendenti acque del lago di Bolsena e da quel simbolo italiano che è diventato oggi Civita di Bagnoregio, “la città che muore”.
Caratteristiche del luogo sono le strette viuzze medievali decorate da archetti e scalette in pietra grezza, nelle quali si respira l’aria della tradizione laziale.
Da vedere è sicuramente la Chiesa di San Giovanni Battista, evoluzione di una cella monastica del IX secolo, al cui interno, sulla pala maggiore dell’altare, è possibile ammirare una seicentesca Decapitazione del Giovanni Battista; il campanile originale attiguo alla chiesa dovette essere riedificato dopo che un fulmine lo colpì nell’ Ottocento.
La chiesa della Madonna del Poggio è una rappresentazione di autentico barocco, mentre il settecentesco Palazzo Monaldeschi è la testimonianza più importante della storia del paese; accanto ad esso vi è il punto più indicato per ammirare lo splendido paesaggio della valle, vale a dire la Torre Monaldeschi, alta 18 metri.
Come ogni borgo della Tuscia che si rispetti, anche a Lubriano non mancano eventi e sagre: si segnalano qui la Sagra della bruschetta del 25 aprile e quella della bistecca Chianina nel primo weekend di luglio; caratteristica è la festa in onore di San Procolo Confessore, la cui testa racchiusa in un’urna sacra viene portata in giro per le strade del paese nella seconda domenica di settembre.

Il borgo di Lubriano, che gode di un misterioso fascino medievale, è il silenzioso contemplatore della Tuscia, il punto perfetto da cui ammirare le più grandi bellezze della provincia di Viterbo mentre si gustano i tradizionali sapori della nostra terra.

La foto è stata presa dal sito www.ilmessaggero.it

Anonimo

Scritto da:

Carolina Trenta

Un po' romantica un po' nerd, appassionata lettrice e cultrice di storie, raramente a mio agio nella folla; amo il mare fuori stagione, il legno del violino, l'aroma del cappuccino, le matite che scorrono sulla carta, i cuscinetti sotto le zampe dei gatti. Quando tanti pensieri si accavallano nella mia mente li metto nero su bianco e ogni tanto ne esce fuori qualcosa di buono, ma senza troppe pretese.
Mi sono laureata in Filologia Moderna presso l'Università degli Studi della Tuscia e per il mio futuro spero di lavorare in una di quelle biblioteche giganti che si vedono nei film :)