C’era una volta un paesino fantasma… è proprio il caso di iniziare così questa piccola storia di rinascita e di magia, di delicatezza e di poesia.

Sant’Angelo di Roccalvecce è un piccolo borgo della Tuscia viterbese, situato lungo la strada Teverina, scarsamente popolato e fino a qualche anno fa tagliato fuori dagli itinerari consigliati dalle guide turistiche della provincia.
Ma a guardarlo oggi è lecito chiedersi: cos’è successo? Dove è finito quel senso di smarrimento e di desolazione che lo caratterizzava fino a non molto tempo fa?


Ebbene, la risposta è semplice: se n’è andato, portato via dalla fantasia e dalla creatività di quelle persone che hanno voluto farcela a tutti i costi dimostrandoci così che i miracoli esistono, anche quando siamo ad un passo dalla fine.
I muri delle strade di Sant’Angelo di Roccalvecce sono oggi decorati con giganteschi e coloratissimi murales a tema favolistico: il primo di essi, situato nella piazza principale, ha come tema Alice nel paese delle meraviglie. Non è un caso che questo sia stato fatto per primo, perché l’orologio del Bianconiglio segna sempre l’ora in cui il miracolo è avvenuto: le 11 e 27, per ricordarci di quel 27 Novembre 2017 che ha dato inizio a tutto.


In questo piccolo borgo Alice non è sola: a farle compagnia ci sono Pinocchio, il Piccolo Principe, la Piccola Fiammiferaia, Hansel e Gretel, e chissà quanti ancora ne arriveranno …
Il piccolo Disneyland della Tuscia è nato da un idea di Gianluca Chiovelli, della sorella Paola e del cugino Alessandro, e ha trovato la sua realizzazione grazie agli artisti Tina Loiodice, Daniela Lai, Lidia Scalzo, Stefania Capati, Cecilia Tacconi, Isabella Modanese e Gabriel Decarli.

La gioia degli abitanti del posto nel veder arrivare turisti e curiosi per le strade di un paesino che fino a non molto tempo fa era stato dato per spacciato è indescrivibile; e per una volta possiamo credere che le favole esistono, e che c’è anche un lieto fine.

Le foto sono state prese dal sito www.movemagazine.it

Anonimo

Scritto da:

Carolina Trenta

Un po' romantica un po' nerd, appassionata lettrice e cultrice di storie, raramente a mio agio nella folla; amo il mare fuori stagione, il legno del violino, l'aroma del cappuccino, le matite che scorrono sulla carta, i cuscinetti sotto le zampe dei gatti. Quando tanti pensieri si accavallano nella mia mente li metto nero su bianco e ogni tanto ne esce fuori qualcosa di buono, ma senza troppe pretese.
Mi sono laureata in Filologia Moderna presso l'Università degli Studi della Tuscia e per il mio futuro spero di lavorare in una di quelle biblioteche giganti che si vedono nei film :)